sabato 23 febbraio 2013

Camera - Liste in Sicilia

Senato - Liste Sicilia

Camera - Candidati in Sicilia

Senato - Candidati in Sicilia

I PROGRAMMI DEI CANDIDATI


Pd, Scelta Civica, Pdl, Movimento 5 Stelle, Rivoluzione civile. Ovvero Pier Luigi Bersani, Mario Monti, Silvio Berlusconi, Beppe Grillo e Antonio Ingroia. Sono loro i protagonisti della tornata elettorale ed ecco le proposte con le quali cercano, in queste ultime ore, di conquistarsi il favore degli italiani.
Lavoro, fisco, economia, sviluppo, cultura... Sono tanti gli argomenti sul piatto e sono tante le decisioni che il prossimo inquilino di Palazzo Chigi sarà chiamato a prendere. Fin dal primo Consiglio dei ministri.
IL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI

SCELTA CIVICA - Mario Monti, in caso di vittoria elettorale, punterà fin da subito sulle riforme istituzionali: riforma della legge elettorale e dimezzamento del numero dei parlamentari. Difficile però l'immediata realizzazione del secondo provvedimento: serve infatti una legge costituzionale che, per la sua approvazione, richiede un procedimento aggravato e il rischio referendum qualora le Camere non approvino con la maggioranza dei 2/3 la legge.

PDL e LEGA - Cavallo di battaglia della campagna elettorale, sicuramente Silvio Berlusconi, qualora tornasse a Palazzo Chigi, disporrà immediatamente la restituzione dell'Imu versata per l'anno 2012 e abolirà l'imposta. Contestualmente, dovrà anche trovare la copertura finanziaria per il provvedimento che costerà circa 8 miliardi di euro.
PD e SEL - Per Bersani subito una legge sul conflitto d'interessi. Anche il lavoro, però, sarà protagonista con provvedimenti che aggiustino la riforma Fornero.
RIVOLUZIONE CIVILE - Antonio Ingroia vuole fin dal primo Consiglio dei ministri imprimere una svolta sul fronte creditizio dando vita a un istituto di credito pubblico che concederà prestiti alle imprese con un tasso di interesse del 2%. Poi un colpo alla mafia e uno all'evasione inserendo lo strumento della confisca dei beni.
MOVIMENTO 5 STELLE - Beppe Grillo non ha esplicitamente chiarito quali delle tante promesse il Movimento 5 Stelle intenda realizzare nei primi cento giorni di governo. Tutto fa pensare che l'attenzione sarà rivolta agli sprechi e al finanziamento pubblico ai partiti.
LAVORO

SCELTA CIVICA - La lista che fa capo al senatore a vita Mario Monti intende perseguire la strada segnata con la riforma Fornero, che sarà aggiustata ma non stravolta. In particolare, Scelta Civica intende inserire una nuova forma di contratto: a tempo indeterminato ma con la facoltà di licenziamento con indennizzo legato all'anzianità.

PDL e LEGA - Il centrodestra punta a rilanciare l'occupazione. Per farlo, Silvio Berlusconi e i suoi hanno proposto la detassazione completa dei nuovi assunti con contratto di apprendistato per quattro anni, al fine di invogliare gli imprenditori a cercare nuove leve. Anche la formazione è al centro dei progetti di Pdl e Lega, che pensano a 'buoni dote'.
PD e SEL - Il centrosinistra intende contrastare gli effetti della riforma Fornero fin da subito. Due gli obiettivi: ridurre al minimo il lavoro precario, riducendo le tasse sulle assunzioni a tempo indeterminato e aumentando i costi dei tempi determinati, e rilanciare l'occupazione femminile.
RIVOLUZIONE CIVILE - Antonio Ingroia vuole cancellare gran parte delle innovazioni introdotte dalla riforma del mercato del Lavoro varata dal governo Monti. Rivoluzione civile pensa a un referendum per ristabilire nella sua interezza l'articolo 18 in vigore prima della legge Fornero. Il caso Fiat-Fiom ha convinto poi Ingroia alla necessità di ritoccare l'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori che prevede la rappresentanza in azienda solo dei sindacati che firmano il contratto)
MOVIMENTO 5 STELLE - E' il sussidio ai disoccupati al centro delle politiche per il lavoro che i grillini intendono portare avanti in caso di vittoria alle Politiche. Il M5S, inoltre, da tempo chiede l'abolizione del valore legale del titolo di studio.
SVILUPPO ECONOMICO

SCELTA CIVICA - Quattro i punti principali per rilanciare l'economia previsti dall'Agenda Monti: valorizzazione degli investimenti produttivi, apertura dei mercati di beni e servizi, riduzione del costo dell'energia e incentivi statali all'economia verde.

PDL e LEGA - Il centrodestra punta allo sviluppo mettendo mano al mondo del Lavoro con l'inserimento di facilitazioni per l'assunzione dei giovani. Pdl e Lega, inoltre, promettono pagamenti più rapidi delle Pubbliche Amministrazioni. Il rilancio passa poi per le infrastrutture con la realizzazione della Tav e del ponte sullo Stretto. La Lega chiede inoltre lo stop immediato ai sussidi verso le imprese senza un futuro e propone una fiscalità di vantaggio per l'imprenditoria settentrionale.
PD e SEL - Le piccole e le medie imprese sono al centro del programma di crescita predisposto dal Pd che, in caso di vittoria, spingerà sulla loro tutela e sul loro sviluppo. L'attenzione all'ambiente si concretizzerà poi con una politica industriale integralmente ecologica.
RIVOLUZIONE CIVILE - Antonio Ingroia preme sul mercato del Lavoro e sui premi alle imprese virtuose per far ripartire l'economia: previsti incentivi alle realtà che investiranno in innovazione e ricerca e che creeranno posti di lavoro a tempo indeterminato.
MOVIMENTO 5 STELLE - Grillo chiede, come il Pdl, pagamenti entro 60 giorni da parte della pubblica amministrazione. Non solo: il movimento 5 Stelle contrasta i monopoli di fatto e ne chiede l'abolizione. Da un punto di vista energetico, infine, i grillini propongono un allineamento delle tariffe a quelle degli altri Paesi europei.
IMU E FISCO

SCELTA CIVICA - L'impegno a ridurre l'Imu, con l'esenzione del pagamento di circa dieci milioni di abitazioni, è stato più volte ribadito del premier dimissionario Mario Monti. Ma le novità in tema di fisco, in caso di vittoria di Scelta Civica, non finiscono qui: previsti sgravi per figli a carico e anziani soli; graduazione riduzione dell'Irap e taglio alle aliquote Irpef sui redditi più bassi. Le cifre: entro la fine della legislatura, meno Irpef per 15,5 miliardi di euro e meno Irap per circa 11 miliardi.

PDL e LEGA - E' il cavallo di battaglia della sesta campagna elettorale consecutiva di Silvio Berlusconi: abolizione dell'Imu sulla prima casa e restituzione di quanto versato per l'anno 2012. Il provvedimento, in caso di vittoria del centrodestra, sarà preso già nel primo Consiglio dei ministri della nuova Legislatura. In programma poi la cancellazione dell'Irap, il blocco dell'aumento dell'Iva e il ripensamento dell'Irpef con la realizzazione di sole due aliquote.
PD e SEL - Il centrosinistra non promette l'abolizione dell'Imu bensì uno spostamento dell'equilibrio a favore dei meno abbienti: saranno le famiglie e le società che dispongono di patrimoni immobiliari di valore superiore a 1,5 milioni di euro a sobbarcarsi gran parte dell'imposta. In altre parole: buona parte delle famiglie italiane saranno esentate dal pagamento dell'Imu. In materia di Lavoro, il Pd ha intenzione di agire sulla pressione fiscale al fine di scoraggiare l'assunzione a tempo determinato anziché a tempo indeterminato. Nel programma non è prevista una patrimoniale.
RIVOLUZIONE CIVILE - E' la patrimoniale, invece, la parola d'ordine per il candidato alla carica di premier di Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia. Una tassa sui grandi patrimoni, secondo l'ex pm, consentirebbe al governo di abolire l'Imu sulla prima casa e 'bilancerebbe un sistema che, oggi, grava sui soliti noti: i dipendenti a stipendio'.
MOVIMENTO 5 STELLE - Beppe Grillo propone l'abolizione dell'Imu in quanto 'anticostituzionale': 'E una tassa comunale e deve essere il comune a deciderlo, non lo Stato' ripete Grillo durante il suo 'Tsunami tour'. Il Movimento 5 Stelle, inoltre, propone la detassazione del Made in Italy, a patto che i prodotti siano realmente e interamenti realizzati nel nostro Paese.
GIUSTIZIA

SCELTA CIVICA - Prescrizione, falso in bilancio e auto-riciclaggio. Un ipotetico secondo governo Monti, forte a differenza del primo di una vera maggioranza parlamentare, interverrà subito sulla Giustizia. Il primo obiettivo è riportare alle origini quel decreto anti-corruzione uscito 'annacquato', per stessa ammissione di Monti, dal passaggio parlamentare.

PDL e LEGA - Da tempo obiettivo del centrodestra, la separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti tornerà all'ordine del giorno in caso di vittoria di Lega e Pdl alle elezioni. Ma le innovazioni promesse da Berlusconi non si fermano qui e, come la precedente, rappresentano da tempo un desiderio del Cavaliere: responsabilità civile dei giudici e stretta sulle intercettazione.
PD e SEL - Pier Luigi Bersani ha promesso agli elettori l'immediata cancellazione di tutte le norme varate dal governo Berlusconi e considerate 'ad personam': depenalizzazione del falso in bilancio e legge Cirielli sulla prescrizione dei reati in primis.
RIVOLUZIONE CIVILE - Tra i desideri di Rivoluzione Civile c'è la risoluzione dell'annoso problema del sovraffollamento delle carceri italiane. Antonio Ingroia propone un provvedimento di amnistia e indulto 'a patto che non salvi i corrotti e i potenti' ha detto l'ex pm. Cancellazione delle leggi ad personam e norma per l'incandidabilità dei soggetti condannati o rinviati a giudizio per reati gravi sono le altre due promesse.
MOVIMENTO 5 STELLE - Come Ingroia, anche Beppe Grillo punta sull'ineleggibilità alle cariche pubbliche dei cittadini con problemi giudiziari: Inoltre, l'ex comico critica fortemente anche la durata dei processi italiani e si può ipotizzare un intervento risolutivo in caso di vittoria elettorale.
COPPIE DI FATTO

SCELTA CIVICA - In campagna elettorale sia Mario Monti sia il suo braccio destro Pierferdinando Casini hanno più volte ribadito la propria posizione, che non lascia pensare a stravolgimenti dell'attuale situazione legislativa. 'La famiglia è costituita da un uomo e da una donna' hanno più volte detto all'unisono. Il leader dell'Udc è parso però disponibile ad aprire un dibattito sulla possibilità di concedere diritti civili alle coppie di fatto.

PDL e LEGA - Nonostante una piccola apertura da parte di Silvio Berlusconi, nel programma del Pdl non c'è traccia di un possibile riconoscimento delle coppie di fatto. Il centrodestra si concentra sulla centralità della famiglia, 'fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna'
PD e SEL - Nei primi cento giorni di governo, in caso di vittoria, il centrosinistra preparerà una legge per il pieno riconoscimento delle coppie di fatto. Da tempo Pier Luigi Bersani propone di seguire il modello tedesco che prevede una parità assoluta tra le unioni eterosessuali e quelle omosessuali. Sull'adozione, invece, Pd e Sel non hanno ancora trovato un accordo.
RIVOLUZIONE CIVILE - Antonio Ingroia promette due leggi: una che riconosca le coppie di fatto e una seconda che combatta l'omofobia. L'obiettivo, usando le parole dell'ex pm, è una 'vera democrazia di genere'
MOVIMENTO 5 STELLE - Beppe Grillo, durante il suo 'Tsunami Tour', ha ribadito di essere favorevole al riconoscimento delle coppie gay.
GRANDI OPERE

SCELTA CIVICA - Sull'argomento infrastrutture, l'agenda Monti non prevede che il perseguimento della strada tracciata negli ultimi mesi dal governo guidato da Mario Monti: eliminazione degli adempimenti inutili e migliore sfruttamento dei fondi strutturali dell'Ue. Un secondo governo Monti, inoltre, introdurrà una defiscalizzazione dei lavori per opere infrastrutturali, come porti, autostrade o rigassificatori, attraverso l’abbattimento dell’Iva.

PDL e LEGA - Il centrodestra promette di investire 23 miliardi di euro per le infrastrutture. Gli obiettivi sono quelli già dichiarati nel 2001 e nel 2008: completamento della Salerno-Reggio Calabria, realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e credito d'imposta per lo sviluppo delle infrastrutture. Inoltre, sì alla Tav Torino-Lione e potenziamento delle linee ad alta velocità già esistenti.
PD e SEL - Niente opere faraoniche, il Pd punta alla realizzazione di piccoli interventi locali con un occhio sempre attento alla tutela dell'ambiente. Per farlo, Bersani ha lanciato un 'New deal' e promette di stanziare una cifra tra 5,5 e 7,5 miliardi per far ripartire le piccole opere. Il Pd pensa di reintrodurre il Ministero dei Trasporti, scorporando la delega alle Infrastrutture.
RIVOLUZIONE CIVILE - Antonio Ingroia, in caso di vittoria elettorale, concentrerà gli sforzi finanziari su altri settori, come scuola e sanità. Più volte in campagna elettorale ha ribadito il proprio no alla Tav Torino-Lione e al ponte sullo Stretto.
MOVIMENTO 5 STELLE - Anche Beppe Grillo, da tempo, osteggia la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione. E' stato lui, nei mesi scorsi, a dare molta visibilità al movimento No-Tav e, in caso di vittoria elettorale, bloccherà il progetto.
ISTITUZIONI

SCELTA CIVICA - Abbattere il numero dei parlamentari è una delle promesse di Scelta Civica ed è inserita nel capitolo di riduzione delle spese e di eliminazione degli sprechi. L'Agenda Monti, però, non prevede riforme istituzionali.

PDL e LEGA - Già inserita nella legge bocciata dal referendum costituzionale del giugno 2006, la riduzione del numero dei parlamentari rappresenta da più di un decennio uno degli obiettivi di Silvio Berlusconi. Il centrodestra, ora, vorrebbe fare un passo in più introducendo un sistema presidenziale alla francese al posto dell'attuale assetto parlamentare. Significherebbe maggiori poteri per l'esecutivo e l'elezione diretta del presidente della Repubblica che assumerebbe il ruolo di guida del governo.
PD e SEL - Cinquecento deputati anziché 630: questa la proposta di Bersani per 'sfoltire' il Parlamento. Come già previsto nella riforma del Pdl bocciata nel 2006, anche il Pd sposa l'idea di due Camere non più identiche per ruolo e funzioni.
RIVOLUZIONE CIVILE - Oltre alla riduzione del numero dei Parlamentari, Antonio Ingroia propone anche la cancellazione della diaria per deputati e senatori e l'imposizione di un tetto massimo di indennità per i consiglieri regionali. Inoltre, Rivoluzione Civile vorrebbe inserire un limite di due mandati per i parlamentari.
MOVIMENTO 5 STELLE - Come Rivoluzione Civile, il Movimento 5 Stelle vuole imporre per legge il limite a dieci anni del mandato dei parlamentari come di tutte le altre cariche pubbliche. Inoltre, i grillini sognano il divieto di cumulo delle cariche e l'allineamento dello stipendio dei parlamentari alla media degli stipendi nazionali.
CULTURA

SCELTA CIVICA - Sono le fondazioni di origine non bancaria la soluzione secondo il Centro di Mario Monti. Scelta Civica propone infatti intese con esse per finanziare nuovi interventi di tutela. Investimenti pubblici sono inoltre previsti per rilanciare i settori cinema e audiovisivo. Infine, Monti propone incentivi fiscali per le sponsorizzazioni.

PDL e LEGA - E' l'affidamento in concessione ai privati, in via sperimentale, dei musei in difficoltà la più grande novità proposta dal centrodestra in materia di Cultura. Il tema non occupa che poche righe nel programma elettorale. In queste si prevede la divisione dei settori cultura e spettacoli per l'assegnamento delle risorse.
PD e SEL - La cultura occupa una posizione centrale nel programma di governo del centrosinistra. Il bilancio del Ministero dei Beni Culturali, secondo Bersani, deve tornare sopra i 2 miliardi di euro e le sponsorizzazione devono poter usufruire di incentivi fiscali.

Elezioni 2013 - Come votare


Domenica 24 e lunedì 25 febbraio gli elettori italiani saranno chiamati alle urne per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
I seggi resteranno aperti domenica 24 dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e lunedì 25 dalle ore 7.00 alle ore 15.00.
L'elettore dovrà presentarsi al proprio seggio con la tessera elettorale e un valido documento d'identità. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita può richiederla all'ufficio elettorale del Comune di residenza.

Camera dei Deputati
Chi può votare: i cittadini italiani che hanno compiuto 18 anni
Come si vota: l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno sul simbolo della lista prescelta.
Non si possono esprimere preferenze, i candidati vengono eletti in base all'ordine di presentazione in lista (solo in Valle D'Aosta si esprime il voto tracciando un segno sul nome del candidato).
La coalizione che ottiene il maggior numero di voti conquista un premio di maggioranza pari a 340 seggi. I restanti vengono suddivisi con metodo proporzionale tra i partiti e le coalizioni che hanno superato la soglia di sbarramento.

Senato della Repubblica
Chi può votare: i cittadini che hanno compiuto 25 anni.
Come si vota: l'elettore esprime il voto tracciando un solo segno sul simbolo della lista prescelta.
Non si possono esprimere preferenze, i candidati vengono eletti in base all'ordine di presentazione in lista (solo in Valle D'Aosta e in Trentino si esprime il voto tracciando un segno sul nome del candidato).
Il premio di maggioranza viene assegnato su base regionale alla prima coalizione, gli altri vengono suddivisi tra i partiti e le coalizioni che hanno superato la soglia di sbarramento.